giovedì, marzo 01, 2012

La mia primavera

Ascoltando Valvonauta in ufficio, mentre l'aria di primavera fa capolino dalla finestra.

Ascoltando che in realtà quello che vuoi è non essere qui.

Quello che vuoi è tornare ad avere 6 anni, prendere la bicicletta e andare a giocare con gli altri bambini a pallone. E poi mangiare le patatine, di nascosto, che non si può, fanno male.

E andare a letto con le finestre aperte, perchè fuori c'è ancora fuori. Fuori non c'è la paura.

Fuori non c'è la paura, la malinconia, la fretta, la rabbia.

Fuori ci sono fiori, prati, ginocchia sbucciate, rincorse.

E se non è così forse non è più degna di essere chiamata primavera.

Jack

P.S. adesso mi riprendo, avevo solo bisogno di scrivere un post così.